L’estate è finita…


Qualche frammento della mia estate…

Una spiaggia. Mai quella che andavamo cercando. Alla faccia del tom-tom.

Due formichine in lontananza…

Lui che: “Non-mi-mozzare-i-capelli-che-sennò-la-foto-fa-schifo”. Guardati come sei bello!

(Anche senza quei 3 peli in più!)

Le rocce della Sardegna sono opere d’arte. Ognuna levigata e deformata secondo regole che vanno al di là delle teorie meccaniche sull’erosione.

Sembrano vive, che al minimo variar della luce varia la loro forma, a sua volta. La fantasia galoppa in Sardegna. Così anche i più grandi si ritrovano a fantasticare sulle innumerevoli interpretazioni che la fantasia può associare ad una forma…Arte.

Tavolara, sempre all’orizzonte. Quando vulcano puntuto, quando monte nebbioso, quando mummia egizia, quando abbraccio di terra. Ogni punto di vista regala un’angolazione che presenta forme sempre nuove.

Dai che ti prendo…e uno…e due….e tr…SPLASH!

Gigli di mare…

Uno spettacolo che si presentò una volta sola. Il disegno di un bambino divenuto realtà.

Perchè in fondo si resta sempre un pò bambini…

Freddo. Lui è arrabbiato. Ed io, perciò, ho freddo.

Quando l’atmosfera mette le ali al romanticismo…

Il nostro piccolo angolo di paradiso…

Crowded.

Lonelyness.

Le vespe carnivore che hanno banchettato con noi all’agriturismo Isteddu ‘Ile.

Andiamo all’avventura! Cerchiamo qualcosa da vedere!

….E arrivarono quasi al golfo di Orosei!

….Non ci pensare neanche!

Sunset. Meravigliosamente meraviglioso.

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