Parliamo di futuro.

Dopo aver visto questo video, capirete già dove voglio andare a parare.

Io sono una studentessa d’Architettura. Vorrei un giorno esercitare questa professione al meglio delle mie potenzialità. Vorrei un giorno svegliarmi la mattina e sentirmi felice della scelta che ho fatto prima di iscrivermi a quel test d’ingresso. Vorrei fare la differenza, vorrei contribuire a cambiare le cose nel mio paese, renderlo bello, migliore, vivibile. Continua a leggere

Dreams 4.

Sono nel mio quartiere, ma lo spiazzo su cui è posizionata la mia “casa” mi ricorda tanto il terreno su cui nonno aveva un capannone. L’atmosfera è estiva. Dico “casa” perchè effettivamente non ne ha le sembiaze, sembra più che altro una tenda da circo. E’ fatta di quella stoffa leggera con cui si confezionano i costumi di carnevale dei bambini, blu scuro, quadrata. Il vento la fa gonfiare e sgonfiare in continuazione. Io vivo li, con mio padre e mia madre, ma a quanto dicono, sembra che ci rimarremo “solo per l’estate”, quasi fosse una casa-vacanze.

Una telefonata, un mio vecchio, assillante e problematico (per me) compagno di classe.  Un mix di arroganza, orgoglio, permalosità e vanità. Una delle tante persone che non riconosco/capisco più.  Mi chiede di vederci, di prendere un caffè insieme, ed io cerco di sviare. Come suo solito inizia a prendersela, attaccando una di quelle filippiche interminabili che, lasciandoti sfinita, non riesci a dire altro che “Va bene, a che ora?”.

“Sono già sotto casa tua, scendi.” E scendo.

Non vorrei uscire, non sò perchè ma qualcosa mi trattiene li. Forse la disabitudine ad uscire. Non lo faccio da un pò, effettivamente. Continua a leggere

Alla fine…

Alla fine…l’impegno è stato ripagato. Il mio inalberamento, come non ricordarlo, di qualche giorno fà, evidentemente ha dato la scossa necessaria, l’input di voler dimostrare ai miei tutors che non hanno a che fare con una che scarabocchia pezzi di carta senza senso, che un cervello ce l’ha e tenta di usarlo.

E’ vero, non troverete monografie tra i miei scaffali, che a quanto stò apprendendo, sono di fondamentale importanza per la mia maturazione di futuro architetto. A mio parere sono di fondamentale importanza per rimpinguare le casse delle librerie. La più economica che ho trovato costava 50€. Quindi si. Lo ammetto. Sono una ladra. Io i libri d’architettura, di design, di arredamento, di allestimento dei giardini…li scarico da internet! E si trova veramente di tutto! Magari in inglese, così rispolvero un pò di lingua. E quindi, dopo quest’ammissione senza riserve allo step2 della fase progettuale mi ritrovo qui a gongolarmi ancora per un pò in questo senso di soddisfazione che solitamente le belle notizie mi portano. Continua a leggere

IN-amicizia.

Dunque, entriamo nel sociale. Si perché io, lo ametto, e questo è il mio pubblico outing che manco Tiziano Ferro, sono decisamente una tipa difficile.

Ma non difficile nel senso che sono esigente nei confronti delle mie amicizie, anzi, sarei capace di considerare amico anche un sasso sul quale ho inciampato. Sono difficile perché basta veramente poco per farmi avere l’impressione sbagliata o semplicemente perché mi faccio una valanga di pippe mentali su tutto ciò che, per una persona normale, possono tranquillamente considerarsi inezie.

Mi è, però, capitato di notare, e questo perché spesso e volentieri mi soffermo a fare autocritica, e, principalmente, su come funziono (magari ci fosse il libretto d’ istruzioni!) che quando sentenzio che quella persona non entrerà mai, e dico MAI, nella mia vita, va a finire che ci divento culo e camicia. Che non sono normale è già dato evidenziato e sottolineato più volte. Ma entriamo nel dettaglio. Continua a leggere

Il Dio denaro.

Si, io sono una che di solito “fà-polemica”. Ma per le cose giuste.

E non potevo non riportare questo episodio che mi riguarda molto da vicino, anche se non personalmente. Non dopo che sia venuto a galla così, come un fulmine a ciel sereno.

Non ho mai creduto che “La Sapienza”, l’ateneo nel quale, se il cielo mi assiste, entro la fine dell’anno prossimo riuscirò a laurearmi, fosse un’ottima scuola, ma per quel che Roma offre, è probabilmente la più formativa e “rinomata”(se in bene o in male lascio chi di dovere giudicare). Come probabilmente si sarà capito, io studio “Scienze dell’Architettura”, corso di laurea triennale che dovrebbe magicamente trasformarmi in una precaria con un contratto a progetto  (e a partita IVA!) con uno stipendio di circa 5- 600€…..SE ME DICE CULO! Continua a leggere

Il primo, da “quissù”.

Eccomi qui, comodamente posizionata con plaid e computer sulle gambe mentre mi fa compagnia un bel thè caldo nella fredda Brianza striata di nebbia!

Già, avete capito bene! Stò scrivendo dal freddo NORD! Ebbene si. Finalmente ci siamo internettizzati! Santa-chiavetta-aiutaci-tu! Così durante le lunghe giornate durante le quali stò sola soletta dividendomi tra divano e televisione, posso fare qualcosa di socialmente utile! Torturare chiunque leggesse queste mie poche pagine! Mhuahahahah! Continua a leggere

Iris.

Non sà perchè lo fa, ma Iris ci spera sempre.

Nonostante la sua vita possa considerarsi tranquilla ed armoniosa, lei ci spera sempre. Un gesto, una parola, un pensiero inaspettato trovato nella casella di posta elettronica, una lettera stropicciata infilata nella tasca di un jeans piegato in valigia, un bacio nel bel mezzo di un discorso, una frase sussurrata all’orecchio mentre si passeggia, un sorriso. Iris ci spera sempre nell’arrivo di quella goccia che increspi la liscia superficie della sua esistenza. Continua a leggere