Casa.

537868_518760678144955_104757578_nHo notato che le andate mi piacciono meno dei ritorni. 

E magari lo sai anche, dove stai andando, ma nell’atto del raggiungimento è come fare un tuffo nell’ignoto. La conosci, si, la destnazione, ma nel frattempo può esser cambiata, può rivelarsi tutt’altro che piacevole, può celare degli ostacoli, dei pericoli. O tutt’altro. Ho notato, nel percorrere tutti i giorni la stessa strada, che l’andata è come un viaggio verso una nuova destinazione. Il percorso è sempre uguale, ma diverso. Le persone sono sempre loro, ma altre. Continua a leggere

Parliamo di futuro.

Dopo aver visto questo video, capirete già dove voglio andare a parare.

Io sono una studentessa d’Architettura. Vorrei un giorno esercitare questa professione al meglio delle mie potenzialità. Vorrei un giorno svegliarmi la mattina e sentirmi felice della scelta che ho fatto prima di iscrivermi a quel test d’ingresso. Vorrei fare la differenza, vorrei contribuire a cambiare le cose nel mio paese, renderlo bello, migliore, vivibile. Continua a leggere

Verde brezza d’Irlanda.

Era una sera peggiore delle altre a ridosso delle frastagliate coste Irlandesi ululanti di spuma marina.

“Sei bellissima stasera…”

Così recitava il testo in contrasto sul display del suo cellulare. Il numero non le era familiare e non era familiare neanche alla sua rubrica.

Nonostante ciò, sorrise. Sorrise di quei sorrisi di pancia, spontanei, di quelli che non puoi comandare a venir fuori. Sorrise di quei sorrisi che renderebbero bella qualsiasi foto, anche sfuocata. Sorrise con gli occhi, con le orecchie, col cuore con un impeto che illuminerebbe la più buia delle stanze. Che potenza hanno, le parole. E, dopo qualche minuto d’immobilità, si sorprese a riflettere. Continua a leggere

Ho freddo.

Non è una situazione facile, e non è facile neanche spiegarla, perché già a me, per prima, sembra assurda. Ma devo farlo perché non mi sento capita.

Non è raro che una volta a letto, sotto le coperte, a tarda notte, io ancora non dorma, ma tremi. Tremo perché ci sono troppe cose che vorrebbero scoppiare, troppe delusioni tenute li, buone, con la garanzia che andrà tutto bene, domani. Tremo perché ho freddo, di quel calore che scalda il cuore, che lo sprona a battere, di gioia, d’amore, di felicità.

Io non sento più nulla. Sono delusa, amareggiata, sconfortata e stò cercando di fare i conti con questo muro contro il quale prima o poi dovevo andar a sbattere. A me è successo ora, in questo periodo della mia vita. A chiunque altro potrà capitare prima, dopo, o mai. E’ successo e non posso più tirarmi indietro.

Sono una persona maturata ma mai cresciuta. Sono la bambina molto alta o la donna troppo minuta che mio padre teneva morta tra le braccia, nel sogno di ieri. E la mia lotta è ucciderla, perché non sono io. Ma la domanda è CHI sono io? Continua a leggere

Dreams 4.

Sono nel mio quartiere, ma lo spiazzo su cui è posizionata la mia “casa” mi ricorda tanto il terreno su cui nonno aveva un capannone. L’atmosfera è estiva. Dico “casa” perchè effettivamente non ne ha le sembiaze, sembra più che altro una tenda da circo. E’ fatta di quella stoffa leggera con cui si confezionano i costumi di carnevale dei bambini, blu scuro, quadrata. Il vento la fa gonfiare e sgonfiare in continuazione. Io vivo li, con mio padre e mia madre, ma a quanto dicono, sembra che ci rimarremo “solo per l’estate”, quasi fosse una casa-vacanze.

Una telefonata, un mio vecchio, assillante e problematico (per me) compagno di classe.  Un mix di arroganza, orgoglio, permalosità e vanità. Una delle tante persone che non riconosco/capisco più.  Mi chiede di vederci, di prendere un caffè insieme, ed io cerco di sviare. Come suo solito inizia a prendersela, attaccando una di quelle filippiche interminabili che, lasciandoti sfinita, non riesci a dire altro che “Va bene, a che ora?”.

“Sono già sotto casa tua, scendi.” E scendo.

Non vorrei uscire, non sò perchè ma qualcosa mi trattiene li. Forse la disabitudine ad uscire. Non lo faccio da un pò, effettivamente. Continua a leggere

Primo incontro.

Ebbene si. Questo è il mio pubblico outing. Non stò bene, e devo ritrovare dove mi sono nascosta. Devo ritrovare la me che ero un tempo, organizzata ma non troppo. Motivata più che mai. Gioiosa di apprendere e incuriosita dalla conoscenza. Aperta con il mondo e affettuosa da morire. Il fatto è che….proprio non me lo ricordo dove mi sono appoggiata l’ultima volta! Continua a leggere

Air of Christmas

L’odore di scatole polverose riemerse dopo mesi di stoccaggio.

Il fruscio dei nastrini luccicosi che perdono peli dappertutto.

Il tintinnare plasticoso delle palline colorate, sempre lo stesso, ma altrettanto nuovo, anno dopo anno.

Lo svegliarsi tardi la mattina, il pigiama ancora indosso. Quel ramo dell’albero di natale che proprio non vuole star su.

Le lucine di tutti i colori che vanno-messe-per-prime.

Il “fermi tutti che prima si spolvera il tavolinetto!”.

Il presepe grande grande, col trenino elettrico di papà, con il gatto che abbatte le pecore e il criceto nel vagone merci che gira tutto intorno.

Le discussioni sulla disposizione dei vari addobbi, quelli più belli davanti, quelli rovinati dietro.

Quest’anno l’8 dicembre è tutto diverso. Questo è il primo anno che non vengono rinnovate queste suggestioni, questa tradizione, ma ce ne sono state di nuove. Continua a leggere

Alla fine…

Alla fine…l’impegno è stato ripagato. Il mio inalberamento, come non ricordarlo, di qualche giorno fà, evidentemente ha dato la scossa necessaria, l’input di voler dimostrare ai miei tutors che non hanno a che fare con una che scarabocchia pezzi di carta senza senso, che un cervello ce l’ha e tenta di usarlo.

E’ vero, non troverete monografie tra i miei scaffali, che a quanto stò apprendendo, sono di fondamentale importanza per la mia maturazione di futuro architetto. A mio parere sono di fondamentale importanza per rimpinguare le casse delle librerie. La più economica che ho trovato costava 50€. Quindi si. Lo ammetto. Sono una ladra. Io i libri d’architettura, di design, di arredamento, di allestimento dei giardini…li scarico da internet! E si trova veramente di tutto! Magari in inglese, così rispolvero un pò di lingua. E quindi, dopo quest’ammissione senza riserve allo step2 della fase progettuale mi ritrovo qui a gongolarmi ancora per un pò in questo senso di soddisfazione che solitamente le belle notizie mi portano. Continua a leggere

Week-end di nebbia.

Eccoci qui, altro giro altra corsa. Il terzo week-end che vorrei passare con Lui, ma che inevitabilmente mi ritrovo a trascorrere tra pc, film, pranzi, cene, sonno e chiacchiere con mia “suocera”. Il terzo week-end che lui è impantanato con quel cavolo di corso che lo incolla al pc per giorni e notti. E stavolta ha pure l’esame!!! Quindi ora ci ritroviamo a dover stare Lui in camera da letto a studiare ed io giù in cucina a vedere Report. Che pazienza che ce vò. Fortunatamente mi ha promesso che non accadrà mai più, o almeno finchè non vivremo insieme, quando il tempo da dedicarci sarà di più. Stavolta la botta di vita è stata andarcene venerdì sera al cinema a vedere Breaking Down. E dopo? Ancora a studiare. Fortuna che c’è la nebbia! Continua a leggere