Rientrare.

2013-09-02Eccomi di nuovo a Roma, in quella che, fino a due mesi fa, era casa mia.

Sono dell’avviso che non si sia effettivamente a casa finché non ci si fa una doccia. Ed io l’ho appena fatta. Ho lavato via i postumi del viaggio, le ansie sul rientro, le abitudini prese via da casa. Ma non ha funzionato. Sono nella stanza dove sono nata e cresciuta e che come me, col tempo, è cambiata.

Ma non la riconosco.

Ci sono ancora tutte le mie cose, quelle meno importanti, quelle che in viaggio non porterei mai. Continua a leggere

BASTA.

Arriva un momento, nella vita di due persone che sono legate da anni da un rapporto a distanza, in cui si dice BASTA.

Non basta a tutto ciò che si è costruito, ben intesi, specialmente se il rapporto creato è stabile, duraturo, sincero e soddisfacente.

No.

Il momento di cui parlo è quello nel quale il vedersi a intermittenza, cercando di sfruttare sempre al massimo i pochi giorni che si hanno a disposizione, l’avere sempre la biancheria pronta nella tasca della valigia , il prenotare aerei con mesi e mesi d’anticipo per poter risparmiare, il ritrovarsi sempre impegni dell’ultimo minuto quando sai già che hai un volo da prendere e te li perderai, quando gli amici li vedi meno perché gli attimi con l’altra persona sono rari e li si vuol vivere al 100% insieme, sfinisce.

Si.

Per quanto lo si faccia con e per amore, questa routine mensile, logora. Continua a leggere

6000 + ANNUNCIAZIONE!

Non posso non ringraziarvi anche stavolta per aver fatto crescere questa pagina di ulteriori 1000 contatti, ed in un solo mese e mezzo! Un record, per me! Grazie di vero cuore!

Come avrete letto nel titolo, ci sono delle novità!

ANNUNCIAZIONE, ANNUNCIAZIONE!

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Energia.

Credo sia per via di questo sole così caldo che spazza via tutto il grigiore dei giorni passati.

Credo sia per il peso della sessione invernale d’esami che finalmente mi son tolta dal cuore.

Credo sia per il percorso che ho intrapreso con Benedetta che mi fa’ sentire più forte e ottimista.

Credo sia perché ad ogni problema corrisponde una soluzione, basta saperla trovare. Continua a leggere

Parliamo di futuro.

Dopo aver visto questo video, capirete già dove voglio andare a parare.

Io sono una studentessa d’Architettura. Vorrei un giorno esercitare questa professione al meglio delle mie potenzialità. Vorrei un giorno svegliarmi la mattina e sentirmi felice della scelta che ho fatto prima di iscrivermi a quel test d’ingresso. Vorrei fare la differenza, vorrei contribuire a cambiare le cose nel mio paese, renderlo bello, migliore, vivibile. Continua a leggere

Ho freddo.

Non è una situazione facile, e non è facile neanche spiegarla, perché già a me, per prima, sembra assurda. Ma devo farlo perché non mi sento capita.

Non è raro che una volta a letto, sotto le coperte, a tarda notte, io ancora non dorma, ma tremi. Tremo perché ci sono troppe cose che vorrebbero scoppiare, troppe delusioni tenute li, buone, con la garanzia che andrà tutto bene, domani. Tremo perché ho freddo, di quel calore che scalda il cuore, che lo sprona a battere, di gioia, d’amore, di felicità.

Io non sento più nulla. Sono delusa, amareggiata, sconfortata e stò cercando di fare i conti con questo muro contro il quale prima o poi dovevo andar a sbattere. A me è successo ora, in questo periodo della mia vita. A chiunque altro potrà capitare prima, dopo, o mai. E’ successo e non posso più tirarmi indietro.

Sono una persona maturata ma mai cresciuta. Sono la bambina molto alta o la donna troppo minuta che mio padre teneva morta tra le braccia, nel sogno di ieri. E la mia lotta è ucciderla, perché non sono io. Ma la domanda è CHI sono io? Continua a leggere

Dreams 4.

Sono nel mio quartiere, ma lo spiazzo su cui è posizionata la mia “casa” mi ricorda tanto il terreno su cui nonno aveva un capannone. L’atmosfera è estiva. Dico “casa” perchè effettivamente non ne ha le sembiaze, sembra più che altro una tenda da circo. E’ fatta di quella stoffa leggera con cui si confezionano i costumi di carnevale dei bambini, blu scuro, quadrata. Il vento la fa gonfiare e sgonfiare in continuazione. Io vivo li, con mio padre e mia madre, ma a quanto dicono, sembra che ci rimarremo “solo per l’estate”, quasi fosse una casa-vacanze.

Una telefonata, un mio vecchio, assillante e problematico (per me) compagno di classe.  Un mix di arroganza, orgoglio, permalosità e vanità. Una delle tante persone che non riconosco/capisco più.  Mi chiede di vederci, di prendere un caffè insieme, ed io cerco di sviare. Come suo solito inizia a prendersela, attaccando una di quelle filippiche interminabili che, lasciandoti sfinita, non riesci a dire altro che “Va bene, a che ora?”.

“Sono già sotto casa tua, scendi.” E scendo.

Non vorrei uscire, non sò perchè ma qualcosa mi trattiene li. Forse la disabitudine ad uscire. Non lo faccio da un pò, effettivamente. Continua a leggere

2011 in review!

Le scimmiette aiutanti di WordPress.com mi hanno regalatoun report annuale del mio blog!!! Voglio condividere con voi questo traguardo!

Here’s an excerpt:

A San Francisco cable car holds 60 people. This blog was viewed about 2.000 times in 2011. If it were a cable car, it would take about 33 trips to carry that many people. Continua a leggere

Primo incontro.

Ebbene si. Questo è il mio pubblico outing. Non stò bene, e devo ritrovare dove mi sono nascosta. Devo ritrovare la me che ero un tempo, organizzata ma non troppo. Motivata più che mai. Gioiosa di apprendere e incuriosita dalla conoscenza. Aperta con il mondo e affettuosa da morire. Il fatto è che….proprio non me lo ricordo dove mi sono appoggiata l’ultima volta! Continua a leggere

Origini.

Aeroporto Orio al Serio. Come ogni lunedì sera mi ritrovo li, a salutare attraverso una lastra di plexiglass il mio Lui. E’ tempo di tornare nel mio, ancora una volta, mondo reale. In fila per l’accettazione davanti a me, una ragazza manda un bacio verso il vetro ad un altro Lui rimasto in piedi accanto al mio. 40 minuti di ritardo che non passeranno facilmente. Tolgo la giacca, tolgo la sciarpa, tolgo il pc dalla valigia, tolgo gli stivali. Ci manca poco che mi facciano togliere pure le mutande. Continua a leggere